Annalisa Cima
Il tempo predatore (prosa)
Premessa di Annalisa Cima
edizione accresciuta con
cinque disegni inediti di
Eugenio Montale, e 
testimonianze di Oreste Macrì
e Jean Starobinski,
Interlinea, Novara 2001

 

O tempo, veloce predatore delle create cose…
LEONARDO

Alla cieca vanità dello scrivere pagine e pagine ripetitive contrappongo la paura d'annoiare il lettore, ed è in questa dimensione che la lectio brevis si propone. Da una parte la schiera folta e punitiva degli scrittori, dall'altra i rari disincantati lettori che scorrono le pagine sempre pi· velocemente e in preda al tedio. Per non abusare del potere dello scrivere che sottopone inermi lettori alla nostra violenza e per non abusare della pazienza di quei pochi, che sono i nostri unici amici-lettori, ho ripiegato su quattro canti. Pressati da computer, consumismi e capitalismi, compreso quello populista che copia i disvalori dei potenti, di fronte ai rapporti sovvertiti, resta a noi cosiddetti poeti la possibilità di modesti approcci per farci perdonare di scrivere ancora, nonostante la lotta impari contro la progressiva insensibilità verso la parola: come verbo, accento, nota o ragionamento che sia. Ciononostante, anche se la poesia esistesse per me sola, pubblicherei un esemplare, perchè certum est quia impossibile est. Nel prossimo futuro, in tempi in cui si crederà all'ovvio, anzichè all'assurdo, prevedo che la poesia sarà una e plurima, ovvero per tutti e per nessuno.

 

Annalisa Cima