Annalisa Cima
Quattro tempi
Traduzioni di:
Marianne Moore, Allen Mandelbaum,
Jorge Guillén, Pierre Van Bever,
Pamela W. Hadas, Hanno Helbling,
Lea Ritter Santini, Alexandre Eulalio
e quattro tavole a colori di:
Alina Kalczynska
Fondazione Schlesinger,
Lugano, 1986

 

PRIMO TEMPO
da TERZO MODO (1969)


LA FORMA

La forma non ha imperfezioni 
non è partecipazione né parte:
si compie. La forma che guardi
ci conosce, si contrappone
alla disgregazione: già scontata
prima della fine.


TERZO MODO

Il terzo modo per 
distinguere A con-
siste nel rapporto tra
A e se stessi. A
si identifica, non si ha
alternativa, da
qui il monoteismo.

SECONDO TEMPO
da IMMOBILITÀ (1974)


1

Voglio ritirare 
il mio corpo
quando
tutto è compiuto
prima che si separi.
Posso ritirarlo
perché
 
non ho creduto
di proseguire qui.

11

Niente parole 
libri
 
sentenze.
Datemi un filo
 
a cui aggrapparmi
un pensiero
da non pensare
un nulla
in cui vivere
e una fine che non sia il nulla.

29

La linea retta 
e il fiore
 
si toccano
così due segni
 
risolvono
 
il loro limite.

71

Se esiste la tortura. 
Se uccidete
 
in nome del giusto
 
a cosa vale sopravvivere

TERZO TEMPO
da SESAMON (1977)

CHIMERA MAI TROVATA

Quest'ecumene 
non ha un luogo
di morbidi verdi
 
che reprimano dolori
accarezzino desideri
 
e poi deflettano
in sonniloqui lievi da poeti
alchimie pensieri desueti
adorazione del gioire.
Ha giochi di colli decomposti
 
azioni-verità
chimera mai trovata.

QUARTO TEMPO
Da IPOTESI D'AMORE (1984)

2 - a Cherubino

1.

Amante amato amandoti
ho gocce negli occhi
e sale nel palato
non vi è iato tra noi
siamo
calore calato nel vivere obliando
e quando guardo
vedo che sei sole
colore che muta e invita a perdersi
nel solco che dall'ansia dirama.


2.

Gettati gli ultimi fiori
lo troviamo bianco
questo campo di seminagioni.
Vi sono stagioni di pianto
e stagioni dove il canto dei giorni
muta il passato congelato.
E allora percorrere cammini di muschi
uniti nei vapori-sudari
saper cogliere il ritorno
di un giorno smarrito.

11 - a Cherubino


Anche tu invecchierai
e morirai del male del finire.
Resta il tempo per cantare
una mattina ritrovata.


12 - a Cherubino


Sei giunto 
e la tua mano risveglia motivi
danzando su declivi divini.
Gemi, e i muri
 
sentono i tuoi ardori.
 
Lisa, alissa, vana
ut, fenice, vale
tieni e mai e ancora,
 
a tergo il cavaliere
siede e divora.

13 - al nonno Francesco


Lo sconosciuto momento,
per ritrovare il tempo insieme,
s'avvicina
conto ore e frammenti
vivo negli assenti tuoi occhi
l'arbitrario evento dell'abbandono.

16 - a Lui


Per persuadermi al tuo amore
vieni da me a sciogliere
questo nodo d'angoscia.

Tu solo puoi.
Tu fitto d'ali di laridi.

Guarda
siamo alti sul ramo
al sole del mattino.

E lasciamo perle sul cammino,
dolci gocce
dell'inganno.


17 - a S.


Una Esse infinita
di Sospensioni, Sapori
Suoni lontani, solcava
emblema del muto pensarti,
il mare.
Restò,
mosso infinito disegno
del nostro incontro.

19 - a M.B.


E moriremo
consumando l'ultima
frenesia
nell'effusione del vivere
nell'idea del bello
intatti i desideri
e il tempo per essi.

20 - a V.F.


Col vuoto intorno
in un formicaio di menzogne
siamo
questo presente di gioia.


21 - a L.F.


Abbiamo messo a confronto
le nostre solitudini
cercate risposte
appese ai fili
che tremano fra noi.
Ed ora ci guardiamo
senza tempo né luogo.


22 - a F.F.


Né dio né animale
senti l'ebrezza del volo
e il vuoto della caduta.
Vivi in acqua profonda
la moribonda
 
presenza del tempo.